L’IMMAGINE DELL’ERITREA NELLE FOTOGRAFIE DI ERRARDO DI AICHELBURG (1898-1903) CONOSCENZA E DOMINIO

Vincenzo Lo BuglioL’IMMAGINE DELL’ERITREA NELLE FOTOGRAFIE DI ERRARDO DI AICHELBURG (1898-1903) CONOSCENZA E DOMINIO, Tesi di laurea in Storia e istituzioni dell’Africa, UniBO, relatore Prof. Irma Taddia, correlatori Prof. Dianella Gagliani e Dott. Roberta Mira. 

La tesi si sviluppa a partire dall’attività fotografica svolta dal capitano Errardo di Aichelburg durante il suo servizio militare in Eritrea (1898-1903), nel periodo del governatorato del letterato e politico Ferdinando Martini (1897-1907). Siamo a cavallo tra due secoli, nel momento storico in cui si affermarono, da un lato, la fotografia come strumento comunicativo di massa e come arte visiva, dall’altro, un colonialismo di occupazione territoriale, attraverso il quale le potenze europee si spartirono l’intero continente africano. Anche il neonato Regno d’Italia parteciperà a questo processo documentato dalla testimonianza visiva della fotografia, creatrice di un immaginario coloniale non oggettivo perché finalizzato a una propaganda che legittimasse il dominio. Le prime immagini in nostro possesso risalgono al 1884/1885, l’anno dell’occupazione di Massawa, che si può considerare come inizio simbolico della politica di espansione militare nonché della fotografia coloniale italiana. I fotografi coloniali italiani della seconda metà dell’Ottocento furono dei precursori a tutti gli effetti. Liberi professionisti, soldati amatori, esploratori, scattarono le fotografie per conto proprio, alcuni a uso commerciale, altri a uso memoriale o documentario. In ritardo rispetto ad altre realtà coloniali, come quella inglese o francese, l’esercito italiano si sarebbe infatti dotato di un reparto fotografico solo nel 1896. Gli ufficiali che partivano per l’Africa furono spesso corrispondenti dei giornali, che li dotavano di una macchina fotografica. Errardo di Aichelburg, che al suo ritorno dall’Eritrea pubblicò diversi articoli e fotografie nell’inserto “La Lettura” del Corriere della Sera, è probabilmente da inserire fra questi. Le fotografie di Aichelburg, in parte conservate al Museo del Risorgimento di Modena, nascondevano una storia indagata in questa tesi a partire da una puntuale ricostruzione del contesto storico di riferimento in cui si colloca il governatorato in Eritrea di Ferdinando Martini (1897-1907). Segue l’analisi del rapporto tra amministrazione coloniale e la classe dirigente eritrea raffigurata nelle fotografie e nelle cartoline del capitano di Aichelburg. La parte più corposa della tesi è costituita dallo studio dell’inedita produzione fotografica del militare-fotografo Errardo di Aichelburg con la ricostruzione del relativo profilo biografico.